LA DIDATTICA PER CONCETTI
Diverse ed articolate sono le ricerche in ambito psicologico tese a definire i concetti e a verificarne la formazione, l’acquisizione e la trasformazione in didattica sperimentale. 
Pontecorvo sottolinea spesso la funzione di organizzazione delle conoscenze e delle esperienze che un concetto svolge in un contesto di apprendimento. "L’intelligenza organizza il mondo organizzando se stessa " (Piaget)
Vediamo come utilizzare questi processi nell’attività didattica. Esperienze ripetute con lo stesso oggetto o simile, in situazioni diverse, danno la possibilità di costruire IPOTESI DI INTERVENTO in contesti diversi. 
Noi operiamo sui concetti, in contesti diversi, utilizzando RELAZIONI LOGICHE. 
Il linguaggio è mediatore fondamentale di trasmissione di concetti e i significati condivisi delle parole sono socialmente definiti.  Inserendo parole in  una rete di relazioni logiche si evidenziano le caratteristiche che quei concetti così espressi veicolano. 

L’unità didattica deve considerare le seguenti variabili: 

  • struttura cognitiva; 
  • contesto motivazionale; 
  • concetti  portanti della disciplina  geostorico-sociale.
I concetti vanno poi declinati, rispettando la verticalità del curricolo e i tre livelli interessati (predisciplinare, propedeutico, disciplinare). 

Una mappa è la rappresentazione grafica di queste relazioni. Strutturato in reti, tante reti quanti sono gli studenti o i docenti, il concetto deve essere letto, individuando la sua RICORSIVITA' o la sua GENERATIVITA'. 

Così individuato, esplicitato, condiviso nel significato lessicale, il concetto va coniugato, utilizzando MEDIATORI DIDATTICI, che tengano conto del contesto socio-affettivo dell’allievo e del suo stile cognitivo.