IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE![]() È per questo suo essere persona e diverso, che l'immigrato diventa scomodo. Scomodo perché la sua stessa esistenza mette a dura prova la nostra capacità di accoglienza, di adeguamento, di comprensione, di sensibilità sociale. La persona dell'immigrato è una persona nuova nella nostra vita, con la quale dobbiamo convivere. Dobbiamo conoscerlo, fargli posto e soprattutto accettare la domanda di cambiamento che ci pone: quando l'immigrato tende ad inserirsi e poi a ricongiungersi con la famiglia nel paese di accoglienza, nasce una nuova situazione: inizia la fase conclusiva che possiamo chiamare integrazione. Quest'ultima fase porta con sé anche una non indifferente carica di violenza interiore per l'immigrato, che incontra difficoltà, incomprensione, ostilità in un ambiente che lo rifiuta con i suoi preconcetti. La pedagogia dell'accoglienza, della tolleranza, del rispetto, non serve soltanto ad accogliere le persone immigrate, ma serve anche per convivere al meglio fra di noi, considerate tutte le situazioni di diversità che si manifestano nella nostra società. |
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