LA TERZA
IMMIGRAZIONE
La
terza fase della penetrazione europea in Palestina è quella dell'immigrazione
ebraica.
Quando arrivarono i sionisti solo il 10% del territorio era coltivato ed era in mano ai latifondisti. I motivi che agevolarono l'immigrazione ebraica
furono vari: i grandi proprietari, che non lavoravano la terra, erano allettati
dagli alti prezzi che i nuovi venuti erano disposti a pagare, mentre i
contadini poveri e i braccianti pensavano che anche i nuovi arrivati, come
i loro predecessori, avrebbero sì comprato terreni, ma impiegato
manodopera locale.
Si può dire che lungo tutto il corso del Novecento, l'emigrazione
ebraica in Palestina sia avvenuta senza soluzione di continuità
e che senza questo lunghissimo fenomeno di popolamento
- avvenuto, non bisogna dimenticarlo, su territori degli arabi - non si
sarebbe potuto costituire l'attuale Stato di Israele.
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